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Famosa per la sua produzione aerea la Aermacchi decise, nel 1945, di dedicarsi anche alla costruzione di mezzi stradali. Il motocarro Macchi MB1 e lo scooter a ruote alte 125 N furono i primi modelli realizzati dalla casa di Schiranna che dopo alcuni anni affiancò alle versioni stradali motorizzate con i nuovi propulsori a 4 tempi, un modello da regolarità di 250 cc. con motore orizzontale provvisto di sospensioni anteriori telescopiche idrauliche e un forcellone oscillante con due ammortizzatori idraulici.
 
 
         
 
 
Il motore era un monocilindrico 4 tempi con valvole in testa comandate da aste e bilancieri, l’alesaggio e la corsa erano di 66x72 mm con cilindrata di 246,2 cc. e un rapporto di compressione di 7:1, la potenza dichiarata era di 14 cavalli a 6200 g/m. La moto adottava un telaio monotrave in tubi e lamiere di acciaio, il serbatoio era a doppia camera con una capacità di 18 litri, il peso complessivo era di 115 kg. Nel 1960 la Aermacchi stipulò un contratto di collaborazione con la Harley-Davidson che durò fino al 1978, i nuovi loghi portavano la scritta Aermacchi HD che fu poi trasformata, in seguito a nuovi accordi, in AMF Harley-Davidson.
Dopo il primo modello da regolarità, denominato Ala Azzurra, seguirono alcuni esemplari con motore 2 tempi siglati Scrambler con una cilindrata di 125 cc.
 
         
 
Dati tecnici Aermacchi HD Aletta Scrambler:

Motore monocilindrico 2 tempi raffreddato ad aria, cilindro in ghisa testa in lega leggera, alesaggio mm 56, corsa mm 50, cilindrata 123,15 cc, rapporto di compressione 7,5:1, potenza 10 cv., accensione a volano magnete 6v 35 w e bobina AT esterna. Carburatore Dellorto MB 24 A, frizione multi disco in bagno d’olio, cambio a 4 velocità, telaio monotrave in tubi e lamiera di acciaio, mozzi ruote in lega cerchi in acciaio, pneumatici: anteriore 2,50x17 posteriore 3,00x17.
 
 
         
 
 
 
         
 
 
         
         
   

 
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