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La storia trialistica dell’Aprilia di Noale è stata relativamente breve, in confronto alla lunga lista di successi nella velocità accumulata in tanti anni.
 
 
         
 
 
L’esordio nel trial arriva agli inizi degli anni 80 con la TR 320 e nel 1985, primo anno di gare nel mondiale, l’Aprilia di Philippe Berlatier giunge al 5° posto.
 
         
 
Il 1985 fu anche l’anno in cui venne firmato un accordo di collaborazione con l’Austriaca Rotax per la fornitura di motori alla casa Veneziana, motori che andranno ad equipaggiare tutte le moto da trial prodotte fino alla metà degli anni 90.
 
 
         
 
 
Il 1987 vede l’arrivo del grande Diego Bosis che porterà l’Aprilia ai vertici delle classifiche mondiali concludendo nel 1990 secondo per un soffio dietro al fuoriclasse Jordi Tarres.
 
         
 
Il debutto di Bosis risale al 1982 quando su Fantic 50 vince il trofeo FMI cadetti, nel 1984 è campione tricolore junior 125 e 14° al mondiale. Nell’ottantasei vince il primo titolo Italiano nella massima categoria, titolo che riconquista nel 1987 sulla Aprilia mentre nel mondiale riesce a conquistare il secondo posto.
 
 
         
 
  Negli anni successivi realizza la quota record dei sei scudetti senior nel campionato nazionale, nel mondiale è terzo nell’ottantanove e secondo nel 1990.  
         
 
Purtroppo il sogno di tutti gli appassionati Italiani di vedere un nostro pilota in testa al mondiale svanì, fu il Finlandese Tommy Ahvala, nuovo ingaggio all’Aprilia come prima guida, a portare il marchio di Noale in testa al campionato mondiale nel 1992 in sella alla 280 Climber.
 
 
         
 
 
DATI TECNICI Aprilia Climber 91:
Motore monocilindrico a due tempi raffreddato a liquido, distribuzione regolata da disco rotante e dal movimento del pistone, alesaggio e corsa 76x61 mm, cilindrata 276,6 cm3, compressione 9,5/1, carburatore Dellorto PHBH 26 BS, accensione elettronica a scarica capacitiva, trasmissione primaria ad ingranaggi a denti dritti 23/67 e finale a catena 11/42. Frizione multi disco in bagno d’olio, cambio a sei rapporti 1-3,4; 2-2,667; 3-1,999; 4-1,369; 5-1,095; 6-0,7
 
         
 
Ciclistica: monotrave scatolato sdoppiato all’altezza del radiatore, forcella tele idraulica a steli rovesciati, escursione 170 mm diametro delle canne 35 mm. Sospensione posteriore forcellone con monoammortizzatore e sistema di biellismi per azionamento progressivo. Ruota anteriore 2,75 x 21 con cerchio akront in alluminio con canale da 1,6, ruota post. 4,00 x 18 con cerchio akront in alluminio con canale da 1,85. Pneumatici tipo tubeless. Freno anteriore a disco flottante da 185 mm di diametro, freno posteriore a disco da 160 mm.
 
 
         
 
 
Lunghezza 2012 mm.
Larghezza 845 mm.
Altezza max 1110 mm.
Interasse 1325 mm.
Altezza minima da terra 320mm.
Altezza sella 720 mm.
Altezza pedane 385mm.
Peso 87 kg.
 
         
 
 
 
         
 
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