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Nel 1990 la Beta presenta un modello innovativo destinato prevalentemente al moto alpinismo ma che non disdegna le zone anche difficoltose. Si tratta praticamente della gloriosa TR 34 rivista in alcuni particolari tipo il serbatoio che è più capiente e creato per montare una sella di grandi dimensioni che si può smontare con estrema facilità. I poggiapiedi posteriori, decisamente inusuali se si pensa che sono addirittura montati solidali al telaietto posteriore in ferro e non al forcellone come accade sulle realizzazioni più frettolose.
 
 
         
 
 
Veniva montata anteriormente una forcella Foral con steli da 35 mm., che insieme al monoammortizzatore Corte Cosso garantiva al mezzo un’aderenza in condizioni limite. L’impianto frenante era prodotto dalla Brembo e aveva il disco flottante da 185 mm. all’anteriore, e disco fisso da 160 sul posteriore. La piastra paracolpi, simile a quella del Beta Campionato, offre un buon riparo al motore senza obbligare il suo smontaggio per accedere ai lati del motore.
 
         
 
SCHEDA TECNICA
Motore: monocilindrico due tempi inclinazione 150°, distribuzione a lamelle più il pistone, alesaggio per corsa 72.8x57.5, cilindrata 239,2 cc, compressione 10,3:1, carburatore Dellorto PHBH 26 TD, accensione elettronica Motoplat, frizione multidisco in bagno d’olio, cambio a 6 rapporti, corona posteriore Z 43.
Ciclistica: telaio monotrave sdoppiato con culla chiusa, forcella anteriore teleidraulica Foral diametro 35 esc. 170, monoammortizzatore regolabile Corte Cosso. Lunghezza max 2040 mm, larghezza max 830 mm, capacità serbatoio litri 5, candela Champion N 3.
Regolazione carburatore: vite aria aperta di 2 giri, spillo conico alla 2° tacca. Olio forcelle tipo Sae 10 capacità per stelo 230 cc.
 
 
         
 
 
Nel 1992 la Beta presenta la Synt 260, con questa moto la casa fiorentina ha voluto offrire un mezzo alternativo alla sofisticata Zero, senza però precluderne le prestazioni. Un mezzo, ai tempi, all’avanguardia dotato della migliore componentistica ma con un prezzo più contenuto. La componentistica era quella della Zero 91 ma con la differenza del telaio in acciaio anziché in alluminio.
La cilindrata è di 260, 8 cc. ha il raffreddamento a liquido, un carburatore Dellorto PHBH26TD, accensione elettronica Motoplat, la forcella anterioe è una Paioli reverse con doppia regolazione, il monoammortizzatore è un Corte Cosso .
 
         
 
 
 
         
         
   

 
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