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Il suo Guzzi Stornello aveva caratteristiche all’avanguardia considerando i tempi. La moto era di derivazione stradale alla quale venivano apportate drastiche modifiche, il telaio era irrobustito utilizzando anche dei fazzoletti di rinforzo. In una delle versioni veniva realizzata anche una doppia culla chiusa. La marmitta passava lateralmente ed aveva un silenziatore a tromboncino, decisamente innovativo era il freno a disco anteriore con pinza meccanica. Le sovrastrutture erano costituite da componenti per l’uso crossistico due parafanghi alti e un serbatoio di piccole dimensioni leggero e compatto. La versione del 1968 era dotata anche di un grosso filtro aria collocato sotto il serbatoio che garantiva una buona protezione soprattutto con la polvere.
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Il problema che nasce nel parlare di moto “special”, che hanno fatto la storia, sta nel fatto che anche possedendo tutte le informazioni dettagliate riguardo a questi “pezzi” rari non sarebbe giusto pubblicarle, questo perché potrebbe essere uno spunto per creare dei falsi. Noi di motorspecial pubblichiamo volentieri foto ed accenni dei grandi preparatori del passato ma ci limitiamo a dare solo alcune informazioni limitate che hanno lo scopo di aiutare in eventuali restauri e possono creare il desiderio di costruirsi delle moto ispirate a delle special famose ma che sono dichiaratamente un’altra cosa. Per questo motivo vogliamo essere più corretti possibile cercando di accontentare molti appassionati che ci scrivono.
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