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Realizzare una moto “Special” è un’impresa che pochi riescono a portare alla conclusione, soprattutto se oltre alle modifiche meccaniche si desidera creare delle parti speciali che possano rendere “l’opera” non soltanto performante ma anche bella e unica nel suo genere.

 
 
         
 
 
E’ infatti relativamente facile comprare serbatoio parafanghi ecc. per poi adattarli, un pò meno è costruirli affidandosi al proprio estro.
Non ci sono regole o parametri da seguire, per questo genere di cose, conta il buon gusto e il desiderio di creare degli oggetti degni di “copyright”.
 
         
 
Uno dei materiali che si presta bene per queste realizzazioni è la vetroresina che garantisce un peso ridotto e una buona resistenza ad un costo decisamente abbordabile.
E’ bene anticipare il fatto che per lavorare questo tipo di materiale necessita un locale areato e possibilmente non troppo vicino ad abitazioni, le esalazioni della resina non sono molto gradevoli, per questo motivo sarà utile munirsi di una mascherina e di guanti di gomma.
 
 
         
 
 
L’ultima mia realizzazione in V.T.R. è stata un parafango posteriore per una delle mie TR 34 che ho cercato di migliorare conferendogli una linea meno tozza. Il parafango è sicuramente la parte più semplice da costruire contrariamente al serbatoio che necessita di molti più passaggi per assemblarlo. Ho cercato con qualche consiglio e alcune foto di elencare i passaggi essenziali che necessitano per la costruzione di un parafango.
La partenza è stata facilitata dal fatto che non dovevo costruire un parafango completo, ma soltanto modificare la parte finale (foto1).
 
         
 
Dovendo realizzare una qualsiasi parte completamente nuova è infatti necessario creare un modello in legno sul quale è possibile modellare lo stampo. Nel caso in questione ho utilizzato come modello un vecchio parafango, ho tagliato la parte posteriore e ho creato con dello stucco poliestere il finale del parafango (foto 2 e 3).
 
 
         
 
 
Successivamente ho spruzzato, su tutto il modello del fondo bi componente da carrozzeria, una volta catalizzato ho seppiato la superficie con carta vetro umida da carrozzeria. L’ultima levigatura è consigliabile farla utilizzando carta molto fine (500) allo scopo di rendere la parte più liscia possibile.
 
         
 
Il passaggio successivo è la lucidatura con cera distaccante per stampi che permetterà, dopo la resinatura, di poter estrarre il modello dallo stampo.
A questo punto l’ideale sarebbe spruzzare il modello con vernice a base di resina (gelcoat), purtroppo non è così facile da reperire soprattutto in piccoli quantitativi. In alternativa si può usare la resina tradizionale utilizzando una pistola a spruzzo per fondi.
 
 
         
 
 
Una volta spruzzata la resina o il gelcoat sul modello, ad asciugatura avvenuta, si può procedere con la resinatura. E’ consigliabile usare della lana di vetro non troppo spessa che permette di raggiungere bene gli angoli, inoltre la resina non deve essere troppo catalizzata ma deve dare il tempo di effettuare la resinatura completa sopra il modello. E’ bene tamponare la lana di vetro con un pennello (foto 4) imbevuto di resina per far fuoriuscire l’aria, le bolle d’aria possono creare delle screpolature sulla superficie.
 
         
 
Per lo stampo si dovranno applicare almeno 4/5 strati di lana di vetro, lo stampo potrà essere usato per fare innumerevoli stampate, quindi più è robusto meglio è.
A resinatura completata è consigliabile incollare una base in legno o ferro (foto 5) sullo stampo, questo permetterà di appoggiarlo bene quando faremo le stampate.
Prima di estrarre il modello dallo stampo bisognerà rifilare con una moletta le parti in eccesso di fibra che fuoriescono dalla sagoma, quindi con un raschietto e dei piccoli cunei di legno si potrà estrarre il modello che non serve più (foto 6).
Lo stampo è pronto per stampare tutti i parafanghi che vi servono (foto 7).
 
 
         
 
 
Il procedimento per stampare è uguale ai passaggi precedenti, lucidatura con cera per stampi (foto 8), spruzzare con gelcoat o resina ed in ultimo resinatura con la lana di vetro con 2/3 strati (foto 9), anche in questo caso per estrarre la stampata bisognerà procedere con cautela utilizzando dei sottili cunei di plastica o legno facendo attenzione a non insistere su un punto solo ma cercando di far leva su più punti (foto 10).
 
         
 
A questo punto se avete utilizzato il gelcoat sarà sufficiente lucidare con della pasta da carrozzeria, se invece avete utilizzato al posto del gelcoat la resina bisognerà seppiare e verniciare il parafango.
 
 
         
 
 
Per la realizzazione di un serbatoio, oltre al modello in legno, sarà necessario creare uno stampo scomponibile (foto 11/12) che si potrà smontare per far fuoriuscire la stampata.




Buon lavoro, Mario Franzeri
 
         
         
 

Sotto, le foto del risultato ottenuto dalla lavorazione

 
         
 
 
 
         
 
 
 
         
 
     
         
         
         
 
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